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Newsletter#3

  • Immagine del redattore: Tommaso Cosi
    Tommaso Cosi
  • 9 feb
  • Tempo di lettura: 2 min

Negli ultimi giorni ho avuto l’opportunità di vivere esperienze professionali e personali che mi hanno arricchito sotto molti punti di vista. Voglio condividerle con voi.

La mia avventura con NAE è iniziata con una trasferta in Abruzzo, dove abbiamo lavorato sui nuovi tagli dell’annata passata e ho avuto modo di immergermi nella dinamica del team aziendale. La giornata si è conclusa con una cena presso un ristorante Michelin, dove ho avuto l’onore di vivere un percorso degustativo di altissimo livello. Durante questa esperienza mi sono state assegnate le trasferte per i prossimi mesi, un segno concreto di fiducia che mi sprona a dare il massimo.

Sabato mattina ho trascorso del tempo con un caro amico enologo a Como. È stato un incontro speciale: abbiamo condiviso esperienze e riflessioni sul nostro lavoro, e le sue parole mi hanno ricordato quanto sia importante continuare a investire su me stesso, anche quando la fatica momentanea si fa sentire. È stato un momento di ispirazione e motivazione che porterò con me spero spesso.

ieri è stata dedicata alla scoperta di due cantine prestigiose dei Colli Piacentini: La Stoppa e La Tosa.

A La Stoppa, Elena ci ha raccontato con passione la storia dell’azienda e la loro scelta coraggiosa di abbracciare la biodinamica, affrontando le difficoltà di un mercato spesso diffidente nei confronti dei vini naturali. Ho avuto il privilegio di assaggiare vecchie annate che rappresentano perfettamente la filosofia dell’azienda, un’esperienza che mi ha fatto riflettere sulla resilienza e sull’identità che un vino può esprimere.

A La Tosa, invece, Ferruccio mi ha trasmesso tutta la poesia che può stare dietro a un vino come “Sorriso di Cielo”, una Malvasia di Candia Aromatica che incarna eleganza e armonia. Ho scoperto anche l’agriturismo dell’azienda, un luogo accogliente immerso nel verde, e soprattutto il loro museo del vino, unico in Emilia. È uno spazio suggestivo, artisticamente e architettonicamente straordinario, che celebra la storia e la cultura del vino in modo magistrale.

La giornata si è conclusa con una cena a casa di carissimi amici, a Fidenza. Dopo tanto tempo, che non ci vedevamo, il calore della loro accoglienza mi ha commosso profondamente. Abbiamo trascorso la serata raccontandoci le esperienze vissute negli ultimi mesi: il mio stage da Braida, la vendemmia a Bolgher da Michele Satta, l’Accademia, e tutto ciò che mi ha reso felice in questo anno intenso. È stato un momento di grande condivisione che mi ha fatto apprezzare ancora di più il valore delle relazioni autentiche.

 
 
 

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