Allegrini e l'appassimento
- Tommaso Cosi
- 4 gen
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 7 gen
Allegrini e la Valpolicella Classica: tradizione, territorio e collaborazione al servizio dell’eccellenza
Oggi abbiamo avuto il privilegio di vivere un’esperienza immersiva in uno dei cuori pulsanti della Valpolicella Classica: Tenuta Allegrini Wines a Fumane, un luogo che racchiude storia, tradizione e visione.
La giornata è iniziata con la visita all’area di appassimento delle uve destinate alla produzione di Amarone e Recioto—vini iconici nati dalla sapiente lavorazione di Corvina Veronese, Corvinone, Rondinella e Oseleta. Qui, un aspetto fondamentale ha catturato la nostra attenzione: il legame tra i produttori della zona, sostenuto da realtà come Tenuta Allegrini, che ospita e valorizza le uve delle Famiglie Storiche della denominazione. Una collaborazione che non solo arricchisce il territorio, ma rafforza il patrimonio culturale della Valpolicella, radicandosi in pratiche antiche che risalgono ai Romani.
A pochi passi, tra le colline di Fumane, abbiamo esplorato la cantina dove il viaggio delle uve prosegue, tra fermentazione e affinamento in legno francese, perlopiù nuovo, che conferisce complessità e identità a ogni bottiglia.
Prima di concludere con un delizioso pranzo preparato dal team dell’Antica Bottega del Vino, abbiamo ascoltato interventi di grande ispirazione: il Presidente dell’azienda e il responsabile delle Famiglie Storiche hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra produttori, mentre il Direttore Commerciale ci ha riportati alla forza comunicativa del territorio come elemento chiave per raccontare questi vini al mondo.
Una giornata intensa e formativa, resa possibile grazie ad Accademia Symposium , che ci ha permesso di approfondire la connessione tra tecnica, tradizione e valorizzazione del territorio.
Si torna alle lezioni con un bagaglio arricchito da un’esperienza che ha reso tangibile ciò che rende unica la Valpolicella: la passione per l’eccellenza, la storia e l’innovazione che dialogano armoniosamente.
Qual è, secondo voi, il valore più importante da preservare nella tradizione vitivinicola italiana?





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